tabu-chiara-tortorelliTabù di Chiara Tortorelli è un libro di racconti nuovo, che parte da presupposti differenti dalla solita letteratura alla quale siamo abituati. Lo stesso modo in cui è scritto il libro è esso stesso un tabù. Un viaggio attraverso gli accadimenti ed i tabù più vari, dal sesso alla morte, dal tradimento alla violenza, al sesso di gruppo… Ma lo stesso filo conduttore che mette insieme il libro è davvero una trovata…non voglio aggiungere altro se non : leggete il libro! Sarà un esperimento di apertura mentale, di giudizio, auto giudizio e di liberazione dal giudizio stesso, dove potrete assaporare tutti i percorsi umani che ci portano verso i nostri tabù o che ce ne liberano.

Il 20 luglio scorso, presso la sede di Homo Scrivens (Via S. Maria della Libera, 42 – Napoli) abbiamo dato vita ad una presentazione del tutto sperimentale.

Dopo le frasi di rito e l’intervista all’autrice da parte di Rosaria Catapano, la lettura di un racconto tratto dal libro, ci siamo cimentate in un esperimento: Ho messo un brano musicale, un guanto e, impegnandomi a guardare dritto negli occhi il pubblico, ho fatto il tease di rito e poi mi sono tolta il guanto; ci ho giocato; l’ho buttato via.

Certo, niente di molto strano, se non fossimo stati alla presentazione di un libro.

Fatto questo ho iniziato a fare delle domande al pubblico, cercando di carpire le loro opinioni in merito a quello che era successo. Lo scopo era doppio: da un lato dare ad intendere che chi fa il gesto di togliersi il guanto, a meno che non si sia liberato delle sovrastrutture che accompagnano un gesto erotico che non prevede sessualità, può creare nella testa di chi lo sta facendo una serie di domande fuori luogo che possono inficiare la naturalezza della performance. Dall’altro quello di stimolare la fantasia di chi guardava, come se il togliere un guanto potesse essere l’incipit per un racconto o, addirittura per un romanzo.

Ne è nato un brave dibattito, durante il quale, inaspettatamente, io stessa sono stata intervistata dall’autrice sulla mia esperienza. Il tutto seguito poi da altri interventi di esperti, una psicologa ed una giornalista, che si sono occupate di altri tipi di tabù, come il significato attuale della realtà virtuale creata dai social network.

Tutto l’intervento è avvenuto in seguito ad un incontro dove sono stati presentati diversi libri, ma nonostante le persone fossero ormai attente da due ore ad ascoltare, sono rimaste inchiodate alle sedie e hanno seguito gli interventi fino alla fine.

Terminato tutto, l’autrice mi ha proposto di sperimentare altri modi di presentare il libro adoperando il burlesque ed io ne sono stata entusiasta (oltre che onorata), sia perché ho trovato l’esperienza estremamente interessante, sia perché finalmente il burlesque fa cultura e viene inserito in eventi letterari di grande levatura. Apprezzato da autrici di grande sensibilità come Chiara Tortorelli.

L’incontro è fissato nel prossimi, giorni…teneteci d’occhio, vi stupiremo ancora…e ancora…e ancora 😉