Candy By LetiziaSentirsi a proprio agio nel proprio corpo credo che sia il sogno della maggior parte delle donne. Lavorando da anni con le donne ed avendo avuto io per prima questa difficoltà, mi sono resa conto che in effetti è il cruccio della maggior parte delle donne. Abituate a guardarsi “a pezzi” e a guardare ed a giudicare le altre donne allo stesso modo, si finisce per non sentirsi mai a proprio agio, per credere di dover sempre nascondere qualcosa di se al mondo.

Il problema è molto serio se si considera che la prima cosa a cui si pensa prima di andare al mare è la famosa “prova costume”. Come se ogni anno si dovesse superare un esame prima di andare in spiaggia. Ci si mette il costume dell’anno precedente e ci si guarda allo specchio pensando a tutti i momenti di “gioia culinaria” che ci si è concesse e a tutte le volte che non si è andate in palestra, per pigrizia o per sfinimento. E allora giù con i giudizi e le bacchette. Ma poi alla fine in costume ci si mette tutte, con l’accortenza di portare un pareo per raggiungere la doccia o il bar.

CHE STRESS!

Lavorando da anni col le donne e coi i nostri corpi ho capito alcune cose fondamentali:

1) per sentirsi a proprio agio nel proprio corpo prima di tutto bisogna sapere di averne uno. Ma non nel senso di guardarsi allo specchio e guardare il corpo che abbiamo attaccato al collo, ma nel senso di “sentire, vivere, assaporate” la propria fisicità sentendo il proprio corpo” da dentro”. Questo si acquisisce con un lavoro di consapevolezza corporea che io faccio fare durante i miei corsi di burlesque.

2) I corpo non è mai fermo, quindi bisogna imparare a guardarsi in movimento, scoprirete di essere molto diverse da come siete quando vi fermate avanti allo specchio.

3) La bellezza non dipende solo dall’aspetto ma soprattutto e principalmente da come ci si muove nello spazio. E’ il movimento armonico che determina il fascino. Ed il fascino è molto più interessante della bellezza.

4) La bellezza comunque sfiorirà…meglio concentrarsi a diventare affascinanti…e questo si impara di sicuro con Burlesque.

Potrei scrivere pagine e pagine sull’argomento, ma vi risparmio teorie filosofiche e vi faccio un semplice invito: PROVARE PER CREDERE!