Spettacolo o animazione? Come è visto il burlesque nell’immaginario comune? Questa la riflessione all’origine di questo articolo.
Normalmente il burlesque è uno spettacolo che andrebbe fatto a teatro con un palcoscenico a disposizione, con tanto di luci, scaletta e scenografie. Ma non è sempre visto così…molto spesso veniamo chiamate a lavorare nei locali di intrattenimento, dove il burlesque prende forme varie e molto lontane dal “divismo” delle più famose icone di quest’arte.
Spesso mi sono chiesta se non fosse una “mortificazione” per un’arte tanto bella ed espressiva come il burlesque. Mi sono anche chiesta se è il caso di accettare questo “compromesso” o magari sarebbe meglio rifiutare accettando soltanto lavori in teatro.
Alla fine, purtroppo vince il “vil denaro”. Il burlesque è molto costoso. Costano i corsi, i costumi, le lezioni private ed i viaggi che si devono intraprendere per fare tutto questo. Si è spesso costrette, dunque, ad accettare lavori meno “raffinati” per mantenere tutto questo. Quindi, per quanto mi riguarda, ho deciso di lavorare anche nei locali coinvolgendo il pubblico in maniera più diretta e non da un palco, come avviene di solito. Interagendo direttamente con le persone, proponendo giochi a tema, insieme a performance di alta professionalità.
Quello che però cerco di fare sempre è una presentazione dove spiego la differenza tra le varie cose. In pratica, prima di cominciare lo spettacolo spiego che nel corso della serata verrà proposto il burlesque e l’animazione burlesque. Cerco così di non confondere le idee al pubblico, evidenziando la differenza tra i due tipi di performance.
Chi fa animazione burlesque viene spesso criticata da chi ha la fortuna di lavorare in città dove il burlesque è molto conosciuto, apprezzato e richiesto come arte teatrale. In Campania è ancora un’arte di nicchia poco conosciuta e non abbastanza richiesta. Spesso viene ancora scambiata per uno spogliarello con movenze da pin-up…e, tutto sommato, accettare questo compromesso mettendo in rilievo le varie differenze, ritengo sia anche un modo per “sdoganare” questo tipo di espressione artistica, rendendola più fruibile a tutti e facendo in modo da farla conoscere in qualche modo.
Durante gli spettacoli nei locali ho sempre un pezzo dove non mi spoglio, proprio per far capire che non si tratta di uno spogliarello, ed ho sempre un pezzo di burlesque molto teatrale, al fine di far comprendere a quale tipo di lavoro si sta assistendo. Spesso inserisco anche un pezzo dove coinvolgo persone del pubblico, facendomi sfilare un guanto o avvolgendo un boa intorno al collo di qualcuno…o cose di questo tipo…
In definitiva, dunque: burlesque E animazione burlesque, una cosa non esclude necessariamente l’altra. Anzi, possono convivere anche all’interno della stessa serata, cercando di farsi spazio nella maniera più delicata e divertente possibile.
Tutto sommato cos’è mai il burlesque se non una burla? Orsù dunque…burliamoci anche un po’ del burlesque! 😉
Allego un video amatoriale di animazione burlesque su musica live girato ad agosto 2016.
Foto: Fabio Gagiardi
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