Pascal è un programma condotto da Matteo Caccia che va in onda su Radio 2 tutte le sere alle 22,30. E’ una trasmissione che amo molto perché racconta storie vere, di persone vere che abitano questo pianeta. Con le loro difficoltà, le loro gioie, le loro vite. Mi piace molto ascoltarlo. Piccoli frammenti di vita quotidiana, storie che in qualche modo hanno un po’ segnato le loro vite. Non sempre mi è possibile, così spesso scarico il podcast e lo ascolto quando posso. Ogni sera viene scelto un titolo e vengono raccontate due storie, una inviata da un telespettatore, un’altra scelta dalla redazione. Entrambe che trattano di un tema.
Tutte le sere, a fine trasmissione, Matteo invita i radioascoltatori ad inviare le loro storie, o almeno una in particolare; una storia che possa essere raccontata in una pagina e che possa narrare un episodio della propria vita.
Una sera di qualche mese fa, decisi di scrivere in breve il mio “incontro” col burlesque. Per me è stato un momento determinante che mi ha portato a rivisitare molte idee e convinzioni che avevo e che mi ha permesso di cambiare molte delle mie opinioni su me stessa e su tutto il mondo femminile. Mi ha aiutata a crescere e ad esprimermi non più soltanto attraverso quadri e racconti, ma adoperando il mio corpo, la mia immagine, la mia voce. Fare burlesque è stata una scelta fondamentale, come espressione di una parte di me che era rimasta sopita per troppo tempo.
Mi ha consentito di mettere in pratica quello che ho sempre detto e pensato, ma che non avevo mai fatto fino infondo prima: tutto si può trasformare ed è sempre il momento giusto per mettersi in gioco con nuove esperienze. Non è una questione d’età o di forma fisica, è solo una questione di testa. I limiti ce li diamo noi ed i sogni sono fatti per rompere le catene che ci imponiamo con i limiti che decidiamo di assegnarci.
Qualche giorno fa sono stata contattata dalla redazione di PASCAL. La mia storia è piaciuta e sarà raccontata in diretta venerdì 29 settembre 2017 da Matteo Caccia su Radio 2.
Chi legge il mio blog e chi mi conosce sa quanto io sia fortemente emotiva. Certo faccio l’attrice, danzo il burlesque e mentre faccio queste cose ho imparato a dominare le emozioni e diventare qualcos’altro (non troppo lontana da me stessa, comunque). Ma venerdì sera, alla fine del racconto, intervisteranno me in diretta su una rete nazionale e sarò intervistata da una persona che ammiro molto per la qualità del suo lavoro.
Devo confessare di essere molto emozionata.
Il fatto è che quando mi intervistano come attrice o come performer burlesque, lì rivesto un ruolo. Sono una professionista di quel settore che sta ricevendo un’intervista…fa parte del lavoro. Certo è una parte bella, è sempre emozionante pensare che c’è qualcuno interessato a parlare di te. Ma parli dell’attrice, non della persona.
Venerdì sera, invece, si parlerà di un avvenimento importante che in molti modi ha cambiato la linea della mia vita e mi ha reso una persona nuova, quindi non dell’attrice, ma di un pezzetto di vita molto intimo che conoscono in pochi.
Non aggiungo altro, se volete scoprire qualcosa di Candy Bloom ascoltate PASCAL venerdì alle 22,30 ed alla fine del racconto sentirete la mia voce…
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