Quello che dico spesso è che tutte le donne sono adatte a fare burlesque. Non è una questione di taglia o di età. Il burlesque esalta la femminilità ed insegna a muoversi in maniera aggraziata e disinvolta nello spazio. Quindi? Tutte a fare Burlesque …
Diventare una professionista del settore però è tutt’altra cosa. Tutte possiamo imparare i gesti, a muoverci nella maniera migliore. Tutte possiamo danzare, imparare a sentire la musica, imparare a guardare nel modo e nei tempi giusti. Ma per diventare una performer ci vuole una cosa importante che non tutte abbiamo: il talento.
Certo possiamo passare le ore intere ad allenarci, possiamo sviluppare dei talenti, e con tanto esercizio possiamo arrivare tutte a degli ottimi risultati. Ma ci sono delle persone alle quali queste cose riescono naturali, e loro saranno sempre un passo avanti…c’è poco da fare.
Il talento è una cosa innata. Ci sono donne che brillano di luce propria, che hanno già di loro dei movimenti morbidi e fluidi, che hanno uno sguardo accattivante. Che quando entrano in una stanza ne avverti la presenza, che hanno carisma. Questa è la sostanziale differenza nell’apparire. Ma il talento per il burlesque richiede ancora un tassello in più: bisogna avere inventiva.
Per essere un’artista burlesque è certo che al tecnica è fondamentale, è necessario studiare tantissimo per fare propri i movimenti fino a farli diventare naturali. Questo basta quando sei esecutrice e, con molto impegno, possiamo diventare delle buone esecutrici. Ma ci vuole l’anima…quella la devi avere già.
Una cosa che dico sempre alle mie allieve prima del loro primo spettacolo col pubblico: “ok, avete studiato, siete preparate, ora dimenticate tutto o divertitevi!”Qualcuna mi guarda come fossi un’aliena, per la maggiore nessuna capisce quello che intendo dire. Allora spiego che tutto lo studio è necessario perché il corpo sappia esattamente cosa fare su quella determinata battuta della musica. E’ come se, una volta imparato, io corpo dovesse muoversi da solo, senza l nostro comando. Bisogna svuotare la mente e pensare soltanto a godersi il momento.
Capisco che è un concetto difficile da afferrare, ma non credo ci sia un modo differente per esprimerlo. Posso fare un esempio. Pensate alla prima volta che avete provato a portare l’auto. Dovevate pensare allo specchietto, al sediolino, al volante, alle marce e ai pedali, alla strada, alle altre auto…un avvilimento! Chi di noi non ha pensato: è impossibile!
Poi però con un bel po’ di pratica diventa possibile. Anzi, diventa così facile che portando la macchina possiamo fare anche altro, come per esempio sostenere conversazioni impegnate con il passeggero accanto a noi.
Ecco, col tempo questo accade. Quando abbiamo provato un pezzo un milione di volte, il corpo sa cosa fare e noi possiamo pensare a svuotare la mente e divertirci.
Ma attenzione! Questo non significa che possiamo perdere di vista quello che stiamo facendo. Ed è in quel momento che possiamo riempire il nostro pezzo con la nostra anima. Fare in modo che gli sguardi non siano vuoti ma intenzionali, che il solo sguardo racconti qualcosa del personaggio che stiamo interpretando, condito con amore da quella parte di noi stesse che abbiamo deciso di mettere in gioco.
E fino qua siamo ancora nella tecnica e nell’interpretazione. Se abbiamo questo possiamo pensare di fare dei pezzi coinvolgenti e pieni di comunicazione.
Ma per essere performer burlesque tutto questo non basta. Bisogna avere inventiva, idee, saper immaginare una storia, saper trovare una musica adeguata a quella storia, riuscire a fare una coreografia (poi ci si fa aiutare da una coreografa a “pulire” i movimenti), sapere come organizzarsi nello spazio scenico e saper interpretare tutto nel modo giusto.
Non basta avere l’idea e poi farsi fare la coreografia da qualcun altro. Bisogna proprio riuscire a fare (quasi) tutto da sole e riuscire anche a portarlo in scena in maniera credibile ed in modo da affascinare il pubblico. Poi bisogna avere una persona fidata a cui far vedere tutto quello che abbiamo fatto ed essere pronte a cambiare quello che non funziona.
Ecco, l’insieme di tutto questo determina una performer burlesque di talento. Il resto sono esecuzioni di esercizi fatti più o meno bene. Bisogna imparare a mettere in relazione l’anima, il talento e il burlesque. Ci vuole studio e passione, impegno e amore.
Ora con questo non intendo scoraggiare nessuna. Ma dovete sapere che se non avete talento dovrete lavorare tantissimo per svilupparlo. Dovrete cercare tante insegnanti, fare stage e studiare tanto (anzi tantissimo) anche da sole.
Dovete sapere che ci sarà sempre qualcuna che arriverà e sarà più brava di voi in un terzo del tempo che ci avete messo voi…e non dovete avvilirvi per questo…è la vita. Ci sono persone che hanno capacità innate ed alle quali molte cose riescono bene subito.
Resto comunque convinta che con un grande sforzo tutte possiamo arrivare a fare delle ottime performance, ma dovrai sapere che se non hai talento, il tuo impegno col burlesque dovrà essere giornaliero e costante.
Allora se ti diverte, se proprio è quello che vuoi fare, se ti riempie la vita, studia e non arrenderti, ma STUDIA…
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