L’idea stessa che una (sedicente) diva, possa stazionare in scena per un tempo maggiore ai 5/6 minuti, fa rabbrividire le performer che ben sanno che i pezzi devono essere brevi per mantenere alta l’attenzione, sviluppare la magia e lasciare quella voglia di vedere ancora…

L’act burlesque DEVE essere breve. Certo a volte si possono raccontare delle storie, in quel caso il pezzo può durare più a lungo, ma bisogna essere molto molto brave nell’interpretazione, per non rischiare di perdere l’attenzione.

Ci dobbiamo ricordare che è un pezzo di mimo e danza, e che le persone vengono continuamente distratte da altre cose. Per mantenere l’attenzione per un tempo più lungo di 4/5 minuti, bisogna fare qualcosa di veramente straordinario…o cambiare di continuo musica, o inventarsi una storia così accattivante da non aver bisogno di parole per tenere il pubblico in sospeso.

Ecco la chiave: Tenere in sospeso. Questa è la sensazione che dovremmo trasmettere quando facciamo una performance burlesque. Bisogna essere tanto abili da convincere il pubblico a seguirci in un sogno, in un racconto che lo porti ad esplorare mondi possibili, ma palesemente falsi al tempo stesso. Dobbiamo prenderli per mano e fargli vivere un sogno, dirgli che la realtà triste e scolorita non è nulla di fronte alla realtà che stiamo proponendo loro. Così da fargli venire voglia di seguirci e spegnere il pensiero pressante. Mettiamoci questo, insieme ad una bella dose di divertimento personale, e riusciremo a tenere alta l’attenzione per un po’ di tempo.

Detto questo è doveroso fare una distinzione: possiamo fare burlesque o animazione col sapore del burlesque…ma resterà animazione. Quindi, in definitiva, fate ciò che volete, ma se lavorate nei locali e fate pezzi di 15 minuti, vi prego, chiamateli animazione…perché il burlesque è un’altra cosa. Un’arte seria per la quale lavoriamo ogni giorno, ci sforziamo di dare un senso logico ad ogni minimo gesto e ci alleniamo per rendere qualcosa di assolutamente unico…una creazione fantastica che esprima noi stesse e la nostra gioia di creare. Tutto il resto è altro.