Vivere con rilassatezza la nudità è una delle cose più difficili che mi sia capitato di fare in tutto questo mio percorso col Burlesque. Quando ho cominciato non mi piacevo affatto e l’idea di togliermi degli abiti in pubblico mi faceva rabbrividire. In realtà ho cominciato il corso di burlesque solo per recuperare un rapporto col mio corpo, non avrei mai immaginato di diventare una performer ed un’insegnante e se qualcuno mi avesse detto che sarebbe stato il mio futuro mi sarei fatta una grassa risata ed avrei esclamato: “Allora non mi conosci affatto!”.
In quel periodo notavo l’atteggiamento degli altri rispetto al loro corpo e mi rendevo conto che anche donne che ai miei occhi erano perfette, ai loro non lo erano affatto. Tutte insoddisfatte, tutte a guardare eccessivamente il dettaglio, come se la bellezza potesse quantificarsi o qualificarsi con un chilo in meno (o in più) e una pelle liscia su tutto il corpo. Noi inseguiamo degli ideali di bellezza artificiali. Non è naturale (se non in rarissimi casi) che una donna che abbia superato i 30 anni abbia le gambe completamente lisce e senza un filo di cellulite. Ci sono dei casi, certo, ma la normalità è la cellulite…rassegnamoci. Allora cosa fare? Ci sono tante donne che spendono veri e proprio patrimoni in massaggi e trattamenti (per carità, fate benissimo), ma ci si può anche innamorare di se stesse come si è…anche della propria cellulite. Questo è il primo passo verso la completa soddisfazione personale.
Durante il corso mi resi conto che il problema non era solo togliere indumenti, ma guardare il pubblico mentre lo facevo. Nella mia testa una vocina continuava a ripetere “cosa penseranno di me?”. Anche togliere un guanto era una cosa assai complicata che faceva immediatamente scattare l’auto giudizio.
Preso coscienza di tutto questo decisi di farne un percorso personale e conoscitivo di me stessa e dei miei limiti. Capii che spogliarsi (anche solo di un guanto) vuol dire mettersi a nudo. Abbandonare i pregiudizi, togliersi la maschera del “perbenismo” e riprendersi la libertà di amare il proprio corpo e decidere quello che davvero è significativo per noi. Decidere che è più importante la libertà che il giudizio.
Oggi mi sento libera e padrona di me e del mio corpo. Innamorarmi di me per come ero, mi ha anche consentito di prendermi maggiore cura del mio corpo. Mi muovo nello spazio con rilassatezza, anche quando sono in costume (questo è stato uno dei primi traguardi).
Questo è il motivo per cui all’inizio costringo le mie allieve a guardarsi allo specchio. Dovete amarvi prima di tutto, se no cercherete sempre di nascondervi ed avrete dei movimenti poco fluidi e rilassati. La nudità viene dopo e, una volta che vi amerete un po’ di più, vi verrà anche molto naturale. A quel punto potrete decidere in tutta rilassatezza se spogliarvi o restare vestite, perché a decidere non sarà quello che gli altri potrebbero pensare di voi, ma voi stesse.
Come ho detto mille volte e continuerò a ripeterlo, il Burlesque non è uno strip tease, ma è un tease (una promessa, una provocazione). Ho più di un pezzo dove non mi spoglio; ma la componente nudità durante il percorso formativo, può fare miracoli nel rapporto che avete con voi stesse.
Allora coraggio, riappropriamoci del nostro corpo…tutte a fare lezioni di burlesque! 😉
Impareggiabile … 🙂
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