Il guanto è l’oggetto che nasconde e mostra.
Ispirata dal filosofo del burlesque Paolo Bianchi, giornalista-filosofo di Burlesque news, in particolare da un suo articolo: Del Levare, ho deciso di concentrarmi in particolare sui guanti e le mani e su tutto lo studio ed il significato che hanno in una performance buresque. Certo l’articolo si presta a varie ispirazioni, perché si potrebbe scrivere a lungo su ogni gesto del burlesque, ma per me i guanti e le mani offrono un gioco di tease particolarmente significativo.
Le mani col burlesque diventano uno dei principali strumenti di seduzione. Ci sono lezioni specifiche per imparare a muovere e gestire mani e braccia in modo da rendere il movimento fluido e seducente. Molti movimenti (come molte cose nel burlesque) sono presi in prestito da altre danze. In questo caso particolare, dalla danza del ventre.
Le mani si usano per sottolineare il volto o per sfiorare e mostrare il corpo. Per coprire e per scoprire. Per sorprendere ed accompagnare. Per distrarre e portare attenzione, in un gioco di sguardi ed inviti, ma anche di passione e ritrosia.
Le mani parlano ed una cosa che può renderle ancora più seducenti è l’essere svelate.
Così si comincia con esercizi per sciogliere la muscolatura delle mani e per imparare a gestirla. Si passa poi al movimento vero e proprio di mani e polsi. Prima come “oggetto-soggetto” a sé, slegato dal resto. Pian piano si arriva ad adoperare le mani per mostrare e nascondere…e li si apre un mondo.
Le mani così posso essere adoperate per sottolineare gli occhi, i fianchi, il viso, le gambe, il seno, l’altra mano o tutto il corpo con un movimento morbido che accompagna lo sguardo dello spettatore verso quel dettaglio mai trascurato.
Approfondito questo studio si passa all’uso del guanto…l’oggetto che copre e scopre. Ci sono intere lezioni e stage, ore ed ore di allenamento per imparare a gestire bene il tease riferito ai guanti. Si potrebbero scrivere interi trattati: Il movimento della mano prima, il mostrare il guanto, i vari modi per sfilarlo, il sentimento che viene trasmesso attraverso il gesto e lo sguardo, il nuovo atteggiarsi della mano ormai libera dal velo del guanto…tutto un mondo da studiare e da scoprire.
Il guanto può essere sfilato con dolcezza, con amore, con passione, ma anche con forza, con disprezzo, con aggressività. Dipenderà da quale massaggio si intende mandare nel mentre si compie il gesto. Può essere un gesto seducente, accattivante o liberatorio. Qualunque sia l’intenzione, il fascino del guanto resta invariato e chi ne fa uso lo sa e si guarda bene dal farne un gesto casuale o poco attento.
C’è chi ne coglie subito il movimento ed il senso e chi, invece, ha bisogno di lavorarci su’ per raggiungere risultati soddisfacenti. C’è chi continua ad allenarsi sempre perché ne ha colto l’importanza. Di sicuro, chi lavora col burlesque, conosce a fondo il senso e l’importanza delle mani e dei guanti e per chi si sta avvicinando ora a quest’arte, è un invito a portare l’attenzione su questo oggetto da non trascurare mai.
Condivido qui il link di un video che ho trovato su Facebook (spero che non lo tolgano mai) che mostro sempre alle mie allieve prima di cominciare le lezioni riferite alle mani e ai guanti. Si tratta di un video (Enta Omri) di Espaco Danzesmeralda, dove lei muove in maniera magistrale le mani incantando lo spettatore…guardate voi stessi (cliccate sul nome e vi apparirà il video), c’è tanto da imparare!
Video: Enta Omri