Il burlesque è sovversivo!Come mi trovo molto spesso a spiegare quando mi chiedono del burlesque come concetto: Il burlesque è sovversivo!

Si perché sovverte una idea culturale molto radicata e cioè che la seduzione sia inevitabilmente legata al sesso o all’idea dell’intenzione di fare sesso (meglio ancora se parliamo di “obbligo”).

Vi avviso che quello che dirò in questo articolo è molto forte, perché va a toccare quello che c’è di profondamente radicato nella nostra cultura, che arriva da secoli di idee contorte e distorte e quindi difficile da accettare ed ammettere, ma anche da dire. Probabilmente disturberà molti uomini e donne, ma fa parte di un vero e proprio problema sociale. Lo stesso problema che, nei casi estremi, porta alla violenza…ed è in questo contesto che credo che il burlesque possa aiutare in parte a sovvertire delle idee per promuovere uno sviluppo differente del femminile, ma anche del maschile, atavico che è conservato nel nostro presente ma che arriva da un lontanissimo passato.

Mi spiego meglio; nella nostra cultura una donna che seduce ha due opzioni: 1) si può aspettare di essere “aggredita sessualmente” sia con le parole che proprio fisicamente (se provochi è colpa tua). 2) Se non darà seguito alla seduzione sarà giudicata, ma se da seguito sarà giudicata ugualmente (non scriverò le parole che si usano in entrambi i casi, ma le conoscete bene).

Tutto questo è il frutto di una radicata cultura maschilista che pone la donna come oggetto e che, quando diventa soggetto, proponendo un’azione, viene messa alla gogna come colpevole…non si sa bene di cosa.

A questo voglio aggiungere una riflessione: la nostra società è strutturata in modo da creare dei desideri più o meno utili, in modo che le persone facciano qualsiasi cosa per procurarsi quell’oggetto o fare quell’azione che, apparentemente, possa portare soddisfazione o felicità. Tutto è fatto in modo da creare dei consumatori disposti a spendere i propri soldi per soddisfare i loro bisogni. Il problema è che oggi anche le persone sono viste come oggetti. Quindi se io ti seduco e creo in te il desiderio di possedimento, se mi sottraggo, vado contro la tua idea. Essendo una persona non puoi comprarmi, anche se sei abituato a pensare che tutto quello che vedi e che desideri possa essere acquistato. Creo quindi un “corto circuito” nella tua mente. Ed è proprio questa sensazione che provoco che mi apre la strada al messaggio che desidero far arrivare. Perché è nel momento di “sbandamento” creato dalla rappresentazione ludica della seduzione che la mente diventa terreno fertile dove piantare un semino di nuova consapevolezza.

Il burlesque sovverte l’ordine delle cose. Si perché prima di tutto rende ironica la seduzione, “spogliandola” del suo valore erotico e rendendola una cosa divertente; in secondo luogo propone la seduzione come spettacolo, senza quindi fini, la seduzione diventa lo spettacolo e resta fine a se stessa.

La performer che fa il suo act non sta seducendo qualcuno in particolare, non ha l’intenzione della seduzione, ma intende spettacolarizzare la seduzione svuotandola del senso più “serioso” dell’atto stesso di sedurre. In pratica l’artista sta portando un pezzo d’arte, quello che succede nella mente di chi lo guarda, non le riguarda, se non come messaggio artistico.

E’ proprio per questo che tutto il mio lavoro col burlesque è nella creazione di pezzi che mandino dei messaggi, di conseguenza è un burlesque di tipo teatrale che deve avere un fine sia ludico che significativo. Cerco, attraverso quest’arte, di mandare messaggi precisi agli spettatori, che sono sicuramente venuti a vedere uno spettacolo comico/umoristico, ma che si porranno inevitabilmente delle domande.

Ora, anche quello che ne resterà ha poca importanza. Nel senso che, come tutti gli artisti, io porto il mio messaggio di verità, una verità personale ed opinabile, ma è quella verità che muove me a lavorare per lanciare un massaggio. Il primo messaggio è di sicuro il denudarsi, almeno in parte, di quello che si indossa. La nudità è uno strumento potente e nel burlesque non significa spogliarsi, bensì mettersi a nudo…ma questo concetto lo spiegherò più approfonditamente nel prossimo articolo.

La cosa fondamentale che resta e che voglio dire con questo articolo è la seguente: noi costruiamo dei pezzi che, attraverso la seduzione, vogliono inviare dei messaggi di crescita condivisa; se dall’altro lato c’è chi riesce a vedere soltanto la seduzione, è un suo limite, del quale non posso occuparmi…spero che almeno apprezzi l’ironia dello spettacolo e torni a casa divertito da quello che ha visto. Tutto sommato l’aspetto ludico/umoristico non viene mai trascurato, quindi avremo comunque raggiunto un risultato.

Ma sono certa che, anche nel più superficiale degli esseri umani, dopo aver visto uno spettacolo di Burlesque Art Napoli, in fondo alla sua mente ed al suo cuore un messaggio sarà comunque conservato…ed è in questa speranza di crescita condivisa che baso tutto il lavoro artistico che porto avanti da qualche anno attraverso il burlesque.

Voglio concludere con una frase che, con ironia, dico spesso a fine spettacolo: se dopo tutto questo pensate ancora che il burlesque sia uno spogliarello…mi chiedo cosa abbiate visto! 😉

Foto by Letizia Maffei

Vi condivido qui il video promozionale di TUTTE LE DONNE DEL BURLESQUE, sono graditi commenti 😀